L’Imu non è stata abolita, anzi, entro il prossimo 16 dicembre, saranno in molti che continueranno a pagarla, a partire dai proprietari di prime case “di lusso”, accatastate nelle categorie A/1, A/8 e A/9, oltre a tutti i possessori di abitazioni secondarie o proprietari di aree edificabili.
La cancellazione definitiva dell’imposta, sulla prima casa ordinaria, è legata all’approvazione della legge di Stabilità che non è ancora approdata in Gazzetta Ufficiale e che appare destinata a una tormentato percorso parlamentare.
I contribuenti che possono avere la certezza di quanto pagare per l’Imu sono quelli più «stangati»: sono i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale che nel 2012 hanno già versato l’imposta sulla base di un’aliquota dell’1,06%. Siccome l’aliquota massima di legge non è cambiata quest’anno non dovranno in nessun caso versare di più; anzi, ma l’ipotesi è pressoché teorica, potranno pagare meno se il Comune deliberasse una riduzione di imposta.
Per tutti gli altri invece esiste una forte incertezza perché, purtroppo, è stato concesso ai Comuni tempo fino al 30 novembre per deliberare i bilanci preventivi per il 2014 e, di conseguenza, le aliquote Imu da applicare per il calcolo, possono ancora essere variate.
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La seconda rata Imu 2013 scade il 16 dicembre: ancora dubbi ed incertezze su quanto si dovrà pagare
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