Quota 100: cos’è e come funziona la nuova riforma pensioni. La novità in materia di pensione anticipata inizierà a produrre i suoi effetti ad Aprile 2019: è questo quello che si evince dal decreto legge che è stato approvato dal
Consiglio dei Ministri il 17 gennaio 2019.
Grazie alla quota 100, nuova opzione di pensionamento anticipato circa
300.000 lavoratori potranno decidere di lasciare in anticipo il mondo del lavoro, favorendo così il ricambio generazionale.
Nell’attesa che il decreto legge venga pubblicato in Gazzetta ufficiale e che inizi quindi a produrre i suoi effetti vediamo insieme
chi potrà beneficiare di quota 100, come funziona, quali limitazioni il Governo ha deciso di inserire per evitare un esodo di massa dal mondo del lavoro e quali novità apporterà in tema previdenziale questa nuova misura.
Quota 100: quali requisiti bisogna soddisfare? Ecco come funziona
L’articolo 14 del decreto legge approvato il 17 gennaio dal Consiglio dei Ministri chiarisce che possono beneficiare di quota 100 tutti i lavoratori che hanno compiuto
62 anni di età e che hanno versato almeno
38 anni di contributi.
Quota 100 sarà valida a partire da
Aprile 2019 fino a tutto il 2021 dopo di che questa lascerà spazio a
quota 41, misura che il Governo non ha potuto adottare per mancanza di risorse e che consentirà a tutti coloro che hanno versato almeno
41 anni di contributi di andare in pensione anticipata a prescindere dall’età anagrafica.
La possibilità di lasciare il mondo del lavoro in Primavera però non spetterà a tutti, infatti, come viene ben specificato nel decreto legge su quota 100 e reddito di cittadinanza s
olo i dipendenti privati che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018 potranno andare in pensione anticipata a partire dal 1° aprile 2019.
Quelli che invece matureranno i requisiti a
gennaio 2019 conseguiranno il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dopo 3 mesi.
Discorso diverso per i dipendenti pubblici che per lasciare in anticipo il mondo del lavoro dovranno attendere invece
luglio 2019. I dipendenti statali che invece matureranno i requisiti a partire dal 1° aprile 2019 conseguiranno il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dopo 6 mesi.
Stesso discorso per il personale scolastico, infatti coloro che lavorano nelle scuole dovranno attendere
l’inizio dell’anno scolastico 2019/20 per andare in pensione anticipatamente.
Quota 100: divieto di cumulo con altri redditi da lavoro
Nel comma 3 dell’articolo 14 del decreto legge contenente le informazioni sulla riforma previdenziale viene specificato che
la pensione quota 100 non è cumulabile con il reddito da lavoro. Ciò vuol dire che dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia non è possibile lavorare.
Il divieto di cumulo non vale invece per le prestazioni occasionali, rispettando però il limite complessivo dei 5.000€ lordi annui.
(immagine ANSA)
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